sono bravissima a creare paranoie dal nulla. e a farle diventare sode e grassottelle come le galline della madre della mia vicina di casa.
mi piacciono gli spazi incasinati e le telefonate da sigaretta in bocca. e anche le telefonate incasinate e gli spazi da sigaretta in bocca.
le trombe. delle scale, d'ottone.
vorrei godere degli ostacoli che io e il mio karma ci sappiamo costruire ma per ora la tachicardia ha la meglio.
inquieta, mi aggiro fra la mia cucina, il bagno, apro e chiudo la finestre, intrattengo conversazioni vacue con i miei soprammobili (una tartaruga di plastica che guida una frotta di elefantini allegrotti)(hanno bevuto? perché sono così dannatamente allegrotti??)
mi accorgo che il mio sogno (essere una Tipa Tosta [le Tipe Toste sono oggettive, spregiudicate: leggere come farfalle e veloci come vespe]) si esaurisce in pacchi di biscotti sottomarcati del discount.

a volte temo che fra un po' anche il mio 'buon senso' dell'umorismo si esaurirà. e allora non mi resterà che un'espressione scontenta e un doppiomento invadente. eheh...
per fortuna c'è josefino e le sue mille sillabe mulatte...
iilgogrog ironos...
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