giovedì 26 marzo 2009

happy birthday little nest



ciao a tutti. questo è il mio primo post. inizio in una meravigliosa giornata di sole.

vorrei cominciare dicendo che il brioso entusiasmo che porta la novità di un blog tuttomio non durerà per sempre. verrà il giorno in cui lo aggiornerò sì e no una volta al lustro, perciò non consideratemi priva di altri interessi nella vita se per la seconda volta oggi scrivo. è che è una giornata di un materiale non meglio precisato che odora di braccio amputato e messo sotto formalina, ma troppo tardi.

torno a casa a orari sconclusionati ancora non cenata e in preda a visioni mistiche in cui la madonna mi si presenta nella veste di un pasticcio di lasagne che intona i dire straits mentre in un cantuccio un cantuccio un cantuccio un cantuccio (scusate, dicevo) mentre in un angolo un cantuccio mi osserva, giudicandomi.

la cosa che mi piace fare quando incontro clienti poco accomodanti è sorrider loro e poi, allontanandomi, borbottare maledizioni in antico ebraico sperando di risvegliare il Golem e provocare finalmente la purificazione del mondo da certe emerite teste di parmigiana di melanzane.

adoro aprile. almeno quanto adoro i film polacchi. la verità è che aprile mi rende elettrostatica. per questo non riesco a staccarmi da questo computer e continuo a scrivere stronzate.

comunque per la cronaca io sulla bici ho un'aria molto rilassata. quando il pavé e il traffico me lo permettono ascolto gli uccellini. e canticchio come tutti i migliori ciclisti di qualità.

ecco, la mia visione è un po' quella che aveva Montale quando ha scritto 'Retrocedendo', solo col portato di 'Senti chi parla', della prova del cuoco(et 2) e dei saggi di bruno vespa.

per fortuna ci sono i PANTALONI IN MISTO LINO! con i PANTALONI IN MISTO LINO avrai contemporaneamente una sensazione di fresco pulito alle gambe unita ad un afflato orgasmico da acquisti avveduti!

senzazione simile al desiderio sincero di morte. contemporanea, seppur incoerente, paura della morte. azioni incoerenti in sequenze di tre per volta. ma cosa (oh cosa) è realmente necessario?

inoltre una donna che fuma lucky strike è affascinante come una donna vestita casual. o come un uomo nudo. la sigaretta è il quinto arto che produce l'equilibrio in un corpo libero.

il punto è che: non c'è nessun punto qui dentro e vorrei che questa idea di non consequenzialità fosse un faro rassicurante per tutti coloro che capitano da queste parti.

il fatto è che, come disse un giorno il saggio, sono tristanzuola... domani ho quattro impegni e due mi danno l'angoscia. e quando cominci a fare i sondaggi istat sui tuoi stessi impegni vuol dire che se non sei alla frutta, di sicuro il secondo l'hai superato da un bel po'.

strani pasti attraversano le mie giornate.
stamattina ho fatto due colazioni e non pranzerò: la seconda si componeva di tè caldo, due uova al tegamino, bagigi e un laccio di una scarpa

la mia vita scorre serena in preda al terrore di non sapere come pagherò l'affitto da gennaio.

guglielminomarrone

molti punti interrogativi si affollano nella mia mente... alcuni miei punti neri sono diventati punti interrogativi per protesta... faccio appello alla corte dei monty python, di corrado guzzanti e del cattivo gusto: sonno innoccennte!!

sto brevettando una giornata di 36 ore di cui almeno sei siano impiegate a fare cose perfettamente inutili per l'umanità, ma molto spassose per il singolo

w il cazzeggio e chi lo inventò.
(lo so che sono dannatamente lapidaria, ma questo post sottolinea la mia necessità di sfuggire ad impegni imposti ed autoimposti... vado a guardare l'anta del mio armadio per un po', prima di sgranocchiare due cereali e dormire)

sto scadendo nel patetico? sto scadendo?

le canzoni che mi passano in testa in questo periodo sono tutte piuttosto acustiche e ottimiste... che sia il potere di oby? o l'esaurimento che mi si palesa nella ricerca spregiudicata del suo opposto? o l'opposto che si palesa nell'esaurimento di oby?

ecco, la verità è che sono in pieno mestruo e non ho più un soldo.

desidero carnalmente del cibo esoso. un buon umore abbacinante e a tratti fastidiosetto accompagna le mie traversate di queste vasche che sono le nostre giornate.

voglio dire, ricorderò i miei ventitré anni come un periodo operoso e dei tutto antiedonistico.
e invece l'edoné è fondamentale per un'esistenza sana e senza situazioni border line...

devo rendere la mia camera milanese un po' meno 'ti hanno derubata o hai perso degli scatoloni nel trasloco?'. e non devo lasciarmi frenare dal fatto che mi abbiano derubata e che abbia perso degli scatoloni nel trasloco.

ma non temete, sono sempre la ronciosa nullatenente che avete conosciuto: sto vivendo solo di buonipasto e tronky, la dieta dei campioni!

forse da adolescente ero più saggia? o mi godevo di più il singolo istante? o avevo meno paura... o forse ero semplicemente adolescente.

lunedì 16 marzo 2009

mi stringo la mano da sola

... e mi accarezzo anche la testa e mi sorrido in modo forzatamente rassicurante allo specchio. però sto provando i piaceri della paranoia adolescenziale da professore di greco-Che-Fa-Terrorismo-Psicologico :)
 
sono bravissima a creare paranoie dal nulla. e a farle diventare sode e grassottelle come le galline della madre della mia vicina di casa.
mi piacciono gli spazi incasinati e le telefonate da sigaretta in bocca. e anche le telefonate incasinate e gli spazi da sigaretta in bocca.
le trombe. delle scale, d'ottone. 
vorrei godere degli ostacoli che io e il mio karma ci sappiamo costruire ma per ora la tachicardia ha la meglio.
inquieta, mi aggiro fra la mia cucina, il bagno, apro e chiudo la finestre, intrattengo conversazioni vacue con i miei soprammobili (una tartaruga di plastica che guida una frotta di elefantini allegrotti)(hanno bevuto? perché sono così dannatamente allegrotti??)
mi accorgo che il mio sogno (essere una Tipa Tosta [le Tipe Toste sono oggettive, spregiudicate: leggere come farfalle e veloci come vespe]) si esaurisce in pacchi di biscotti sottomarcati del discount.
a volte temo che fra un po' anche il mio 'buon senso' dell'umorismo si esaurirà. e allora non mi resterà che un'espressione scontenta e un doppiomento invadente. eheh...
per fortuna c'è josefino e le sue mille sillabe mulatte...

iilgogrog ironos...

mi rendo conto che è tardi

...per scrivere e - in effetti - per pensare.
a quest'ora (come ad altre, più inoltrate) i pensieri cominciano ad essere pastosi come una bocca alle quattro del mattino dopo svariati decilitri d'alcohohl e una canna.
ma volevo dirvi questo: 


e questo:e questo:
la vostra affezionatissima

martedì 10 marzo 2009

...e dopo la pioggia... tirendicontocheèumidoestasalendounatrombadaria

appena ho deciso di cambiare la mia vita e di essere felice, la mia vita si è resa conto della cosa e mi ha chiaramente espresso che: 'la felicità non è roba da quattordicenni in shorts, bella'. dopodiché mi si è rivoltata contro e sta cercando - invano - di farmi perdere il controllo ('almeno ti affidi a qualcosa che ha una progettualità, seppur mistica e non-dante-a-sapersi(!!)'), ma grazie alla mia densità cerebrale pari a quella di un rottweiler in piena elefantiasi, mantengo il controllo dei miei arti superiori in modo superbo e continuo a schiaffeggiarmi ossessivamente da sola.
stanotte continuavo a pensare a titoli validi per il post post-ieri sera - il che la dice lunga su quanto male impiego le mie ore di sonno - cose tipo: 'qui c'è buio o mi sono data un cazzotto da sola?', 'ritornerai', 'forse domani non pioverà', 'mi sono chiusa fuori dalla mia vita' e altre cose lamentevoli di questo tipo... poi pensavo ai video da allegarci: canzoni struggenti degli anni ottanta o simili... insomma, sto toccando il fondo della distrazione, del pessimismo cosmico e dell'ingerimento di tavolette di cioccolato-al-riso-soffiato.
inoltre mi si sta di nuovo congelando il chakra dei sentimenti, perciò tipo mi trovo a vedere una mattina di sole e a pensare









o tipo ad ascoltare le mie stesse battute come se fossero vecchie registrazioni di un programma radiofonico del canton ticino dell'86. (lo so, il mio immaginario riferito agli anni ottanta è veramente colmo di pregiudizi. ma mi dà ancora barlumi di qualcosa che lontanamente, visto attraverso occhiali graduati di un ipermetrope e in verticale sulla testa assomiglia alla gioia. perciò siate clementi. e se non potete essere clementi, allora siate clementine.)

sottile 
è la linea
che supera i capelli e va nel sangue.
e questa linea
ho dimenticata.

etnemetnaniugnas...aro'lla led èt id nu onroig euqnulauq...

venerdì 6 marzo 2009

la principessa sul Pisello




mi sono innamorata
di un riflesso
in una vetrina
vuota, dall'altra parte della strada.

la mia londra

dopo svariate disavventure, la nostra eroina sbarcò su un letto cigolante. attorno a lei scatoloni che la scrutavano con aria vissuta e calzini rancidi. mezze sfere di plastica. valigie che sorridevano una dentatura della più svariata accozzaglia di indumenti. una sola parola le riempiva la testa: 'alice salmistrata'. no aspettate, queste sono due... la vera parola era friki. friki e alice salmistrata erano le tre parole che le animavano il cervello, inquella fottuta notte di fottuta fradicia pioggio( ho scritto pioggio? pioggio rusco? ah!) nord-peninsulare, al limite fra demenza senile e entusiasmo da posttrauma... caciotta, friki e alice salmistrata. quattro parole le illuminavano la mente di concetti consolatori e morbidini, che animavano le sue sinapsi fino a farle roteare su loro stesse per poi impazzire e svenire come una coreografia dei momix con i costumini fluo. adorava allenare la mente in acrobazie paraspaziotemporali per poi farla scadere su concetti di basilare buonsenso tipo: CHE CAZZO SCRIVI ALLE DUE DI NOTTE CHE DOMANI TI ALZI ALLE SETTE???
mi mancava il mio blog...
facebook mi ha presa. mi ha presa di brutto. ma c'è una cosa che ha il mio blog e che facebook non ha: ... il misterio... ohohoh... (una risata risuonò in una lunga e lugubre eco...)