lunedì 26 gennaio 2009

rayani melo



mi sono impaccata con questa fotografina di flickr che sembra molto zovane e molto naive, ma mi porta in una dimensione parallela tipo 'fotografia del primo piano della bella in un film anni trenta' e mi fa sbavare, recently.
a parte ciò, stasera c'è acquaalta e mi sta piovendo sull'abbaino (veeeery pitoresque)... ah, e mio padre sta dipingendo un quadro post realista mentre io cucino terrinate di riso e faccio lavatrici. insomma, siamo in un film cinese di zhang yimou. dio, come mi sento un'adolescente. ci manca solo che mi metta a tradurre una versione guardando friends e tormentandomi un brufolo e sono me a diciassette anni ('ehi, ti stai davvero tormentando un brufolo!''-----@zrumlanZZ--stronzo').
tutta sta permanenza veneziana mi sta confondendo. però è anche divertente! 'Nooo, ho perso il vaporetto per un soffio! ora dovrò nuotare sino al lavoro... adoooro venezia'. molto divertente, sì.
no, dai, tipo: ieri sono uscita per tre aperitivi: qui a veneSSia il vino costa così poco che se fai un aperitivo a tappe spendi meno che a fare un eppiauar milanese... e mangi di più! adoro il tasso di alcolismo veneto!
ma non temete, sono sempre la ronciosa nullatenente che avete conosciuto: sto vivendo solo di buonipasto e tronky, la dieta dei campioni!
mi manca milano, però. non pensavo che l'avrei mai detto, ma attualmente sono milanese. 

domenica 25 gennaio 2009

una coccola prima di dormire


ti chiamerò guerra,
dolce sogno di grate oblique e acquaforte.
e con questo nome ti porterò nel taschino.
ti chiamerò sparo
e farò di te l'est e il sud
e ti mangerò come yogurt a colazione.
ti chiamerò rappresaglia
e ti berrò con il tè delle cinque
biscotti di zenzero e vaniglia.
ti chiamerò coprifuoco
e sarai il mio risveglio e il mio primo sonno
ti chiamerò armistizio
e sarai uno sguardo proibito
da una grata
di sera
davanti a una chiesa
e io sarò guerra 
per un po' 
e poi sarò fumo
e cenere
e un sosp - interrotto - sospiro
interrotto
e sarò pallida
la tua pallida desdemona impiccata
solo pelle e capelli e inchiostro.
chiamerò il tuo nome
e avrò perduto il mio.

astonishing harvey pekar

ultimamente il mio blog è molto compìto: il che mi fa pensare contemporaneamente 'cheduepalle!' e 'mmm, sì... perché no?... in fondo è così che ci sentiamo da queste parti... continuerò a smarronarmi ancora un pochino... fiiico...'

In cerca del padre di Petra

in una città 
lontana
(ma non troppo)
senza angoli
senza aroma
o in una cabina d'aereo
o al mare
(in mezzo a gabbie di uccelli)
o in un letto
alle tre del mattino - un vetro
rotto - o ancora
nell'ultimo sorso di una birra rossa.

lì vive Petra.
lì esiste suo padre.

venerdì 23 gennaio 2009

voglia palmare di yogurt stracciatella

mentre cerco ispirazioni per essere romantica (???) ("a mi me piase la polenta col cuneccio!") mi perdo a cercare foto di penelope cruz, attualmente il mio modello di donna di viscere e budella, e mi ritrovo a pensare che in teatro ci vuole una cosa sola: la spudoratezza emotiva, o, se preferite, una generosità viscerale che credo nasca da un piacere della vertigiuine dell'abbandono. 

vado ad allenarmi sul mio davanzale...

mercoledì 21 gennaio 2009

poietismi und chiudere i battenti?


lo so che non si scrive per il pubblico, ma per se stessi, ma questo è davvero troppo, troppo avvilente: MIIIIInchia se vi sono mancata!!
ed  in questi momenti di inutilità cosmica, in cui senti di aver mangiato decisamente troppe di quelle carote tagliate sottili sottili e in più stai vivendo un'anestesia semi-totale dei sentimenti e poi nessuno ti risponde ai messaggi e cominci a credere che forse hai una orrenda malattia epidermica che a causa della cataratta incipiente vedono solo gli altri ... insomma , in questi momenti ti chiedi: ma forse martinKa aveva ragione... forse dopo un po' arriva il momento di chiudere e di ritirare le armi con dignità... in fondo...in fordo...in fiordo (scusate) avevo aperto questo blog ispirata da un altro blog e quello ha chiuso, volevo far divertire delle mie disgrazie e non faccio che gettare merda sui cespugli ben tagliati dei miei colpi di culo... e sto ingrassando a dismisura (questo non c'entrava, ma mi sembrava il momento buono per un po' di sano autocompatimento... me misera... me tapina).
la verità? ho quarantatre anni, perché? no, la verità è che forse sono in una fase osmotica in cui mi sto trasformando da umidità a sudore e lo spazio intorno a me sta passando da cute e ghiandole a vasta immensità e tutto è decisamente rumoroso e veneziano... e poi la forfora sta cadendo ecc. ecc., per continuare la metafora... ma io c'ero affezionata a quella forfora!!
non so... comunque ho ricominciato a scrivere poesie. e mmo' so' cazzi vostri. (?)
convinta di conoscere la tua espressione di vita
sorrido e l'amo.
perché occupare meno spazio
di quello che ci è stato consegnato?
riempire superfici più ampie
articolare pensieri curvi
sospirare di un vuoto d'aria improvviso
dopo una collina
aprire le pieghe di una realtà inodore
per respirare leccandosi le labbra.
e morire - con grazia - 
certi di non lasciare nulla
d'intentato.
Renza Turri

venerdì 2 gennaio 2009

9 minuti

...per descrivere il primo giorno nel 2009. yaò!
mi sono svegliata lucida come mai mi svegliai nel 2008, sia fisicamente che interiormente. insomma, si sono accese un paio di lampadine, prima fra tutte: chi ha bisogno di un orologio? la mia nevrosi compulsiva non basta?
ho mangiato quanto l'ultima sera del 2008, ospite della medesima ospite con gli avanzi dei medesimi piatti: un caso speculare significante.
mi sono svegliata con tre delle mie più grandi amiche, due nello stesso letto, e, tornata a verona, ho visto in ordine: mia nonna ('la famigghia prima fra tutto'), il mio primo grande amore e la mia amica omonima, dai quali ho ricevuto in ordine a. delle verze, b. un salotto che ricordava i vecchi tempi, con tè caldo, divano tedesco e ottima musica strumentale apparentemente catalogabile con gezzz e c. un sacco di freddo per le strade innevate condito di buoni consigli.
il pensiero con cui mi sono svegliata è stato lo stesso con cui sono andata a letto ('sarò incinta?')(no dai scherzo. non vorrei mai mettervi in ansia miei cari lettori. no, no.) e con il quale mi sono svegliata stamattina (di nuovo un risveglio leggero, privo di postumi da sonno: incredible!) e col quale resterò credo sino al sette. primi pensieri dell'anno... saranno simbolici o semplicemente consequenziali?
comunque (COOOL!) ieri non ho quasi guardato l'orologio e sono arrivata dappertutto in orario. yaò!(2)

è stato un inizio molto malinconico ma anche molto intimo. a volte il passato mi sembra più chiaro del presente, ricordo un'irene a volte più concreta e gioiosa. forse da adolescente ero più saggia? o mi godevo di più il singolo istante? o avevo meno paura... o forse ero semplicemente adolescente. a volte vorrei... anzi credo che alla fine la cosa migliore sia - per me - un diretto contatto con la mia volontà, sgrezzata da ansie e vaghe paranoie. meno pensiero, più sentimento. e besciamella a litri...

onna noub