mentre cerco ispirazioni per essere romantica (???) ("a mi me piase la polenta col cuneccio!") mi perdo a cercare foto di penelope cruz, attualmente il mio modello di donna di viscere e budella, e mi ritrovo a pensare che in teatro ci vuole una cosa sola: la spudoratezza emotiva, o, se preferite, una generosità viscerale che credo nasca da un piacere della vertigiuine dell'abbandono. vado ad allenarmi sul mio davanzale...
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