domenica 25 maggio 2008

catarsi e torta pere e cioccolato

oggi ho trovato due cose per le quali vale la pena vivere. una di queste è la torta pere e cioccolato del Mulligan's di milano. la torta pere e cioccolato del Mulligan's di milano ha una densità soffice e umida, sa intensamente di pera rimboccata nel cioccolato, ha una sfoglia composta chiaramente da una baldanzosa varietà di carboidrati che tendono a non deludere mai chi è patologicamnte dipendente dalle sfoglie e dalla pasta in genere ed è leggermente tiepida, senza scottare. inoltre la tendenza a sfaldarsi nei suoi singoli ingredienti e la loro volontà di tornare alla forma originaria ne dimostra la genuinità casereccia. spesso - infatti - le torte pere e cioccolato, oltre ad essere fredde (e senza senso dell'umorismo) restano un saldo blocchetto indivisibile anche una volta deglutite (cosa che, è innegabile, le rende a tratti un po' pesantinucce). ma la torta pere e cioccolato del mulli no! non solo ha la giusta temperatura di una fragrante torta sfornata in giornata, ma inoltre il composto si amalgama armonicamente per poi sfaldarsi e portare alle papille i singoli sapori di pera (ammorbidita ma ancora duretta), cioccolato (fluido ma ancora granuloso) e - gnam gnam - delicata sfoglia amanuense...
finché esistono cose così...

sabato 3 maggio 2008

uso una matita grigia


allegra giornata di sole!!!!! 
la odio. lei NON SA che io devo andare a guadagnarmi la pagnotta.
crede davvero, la fessa, che il tempo sarà sempre sereno anche per lei, ma verranno, un giorno, le nuvole! ah, se veranno!! (risata sguaiata barra agghiacciante).

questo giro di tornare a milano voglia zero. per fortuna c'è la tecnologia moderna: con un iPod, un iBook, un dvd e un book-de-quelli-vecchi, chi si annoia più? (sono schifosamente filocapitalista e lo so). d'altronde me li hanno regalati o prestati tutti, giuro! io con i soldi per comprare l'iBook ci pago l'affitto di sei mesi, fai un po' tu! (era un tu generico...)
sì, sì, va bene, sono una ragazza privilegiata, ho la vita facile anche se mi mantengo con un lavor'e'mmierda, che d'altronde è stata una scelta maso-autonoma etc. etc. etc. ...però anche i figli di papà hanno un qUOre, porcocazzo.

questo misterioso indirizzo è dove potrete trovare l'allegra lista di oggetti/luoghi/media/ensaccod'artrarobba che mister b. possiede. dopo le ciance dell'altra volta mi è venuta la curiosità ("dio, tengo un blog, ho delle responsabilità!!") e ho scoperto già che non potrò più fare la spesa alla esselunga (dove tanto già potevo poco permettermi di metterci piede) e non potrò più leggere fumetti di walt disney (per fortuna ho fatto incetta da piccola, quando ancora berlusconi faceva parte della p2...).
L'Italia. Il BelPaese. Veniteci in vacanza.
...
Sì, ma poi tornatevene a casa vostra, che è meglio... sic...
http://forum.parlamentopulito.com/viewtopic.php?id=28

(foto di indoloony)

venerdì 2 maggio 2008

puzzette in technicolor



stasera ho avuto una specie di colite. guardavo 'adenoidi' di luttazzi del 2003 e mi accorgevo di quanto sia ancora (drammaticamente) contemporaneo e ad un certo punto - fra un atto di autolesionismo e l'altro - scarificazioni e altre cosette così, giusto per soffrire di meno - ho pensato ad un metodo efficace per attaccare il sistema berlusconiano alla base: basta entrare in una mondadori . . . (suspence) e fare una puzza. se tutti facciamo una puzza ogni volta che entriamo in una mondadori presto qualcuno comincerà a percepire come in tutte le proprietà di berlusconi ci sia qualcosa di marcio (o nella ipotesi peggiore, che ci sia qualcosa di marcio nella nostra alimentazione. il che, vivendo a milano, per me non è più una novità. e poi che m'importa? come diceva grillo 'tanto m'ammazzo!').

serietà.
ho scoperto che ci sono tre cose che mi fanno spaccare della mia bicicletta.
numero 1. è rossa. adoro il fatto che i miei oggetti sostengano il mio insito bisogno cromoterapico di energia e vigore, uniti a coraggio e sesso sfrenato. e poi così mi si vede BENE. che è sempre una sicurezza.

numero 2. lo scampanellio involontario. al posto di organi a muscolatura liscia, la mia bici ha un campanello autonomo che sul pavé tintinna da solo, come se percepisse la contrazione delle mie chiappe ogni volta che incontro il suddetto, dovuta al terrore che io e loro (le chiappe) abbiamo per questo ridicolo tipo di pavimentazione furboncella. è piacevole perché mi accompagna come una dolce musica o, in alternativa, come la mia piccola sirena personale. in entrambi i casi è molto connotativo. così mi si SENTE. che è sempre una sicurezza.
(comunque per la cronaca io sulla bici ho un'aria molto rilassata. quando il pavé e il traffico me lo permettono ascolto gli uccellini. e canticchio come tutti i migliori ciclisti di qualità.)
 
numero 3. l'imprevedibilità. è meraviglioso perché, giri per la città e ad un certo punto la tua voglia di evasione ti spinge a prendere nuove strade, nuovi percorsi... vedi una svolta a destra e dici 'perché no? tanto sono un mezzo dalla superficie ridotta! sono il re del mondoooooooo!!' e via, verso destra ed oltre!!! (naturalmente a ME è concesso, grazie alla mia rombante bici rosso fiammante, con scampanellio autonomo incorporato. )

ripensavo al consiglio sulla mondadori... è tragico. tutto è di berlusconi. scoreggiare fuori o dentro la mondadori ormai non fa più differenza. tanto vale farlo nel proprio cesso, almeno avete la sicurezza di non regalare a mister b. neanche le vostre arie. per l'aria è troppo tardi.

(foto di thomas hawk)