domenica 27 aprile 2008

patriottismo? ne ho per un anno! ...

"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione"
(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)

tutto questo sbatta di copiare questo pezzo è solo e soltanto perché mi sento tanto, tanto T.F. (vedi, tagliata fuori). su ben due blog che ho frequentato l'ultimo post è dedicato al 25 aprile. è dannatamente diFFicile vivere da menefreghista. ti fa sentire in colpa. damn!
mi sento come se mi avessero rotto una lampadina in testa. sono superficialotta. ve ne rendete conto??? almeno fossi bionda e avessi dei grandi seni...ma ho un'aria schifosamente intellettuale (per non parlare di quando metto gli occhiali...la nuova Virginia Woolf!) !!! e non so una cippa lippa! fra un po' per me il 25 era la festa dei lavoratori!
non so perché sto dichiarando tutto questo, note imbarazzanti che dovrebbero restare chiuse nei recessi della mia mente. una mente superficialotta. il fatto è che è una sofferenza. sono superficialotta con picchi di menefreghismo. del tipo: 'DANNati negozi! ma dovete proprio restare chiusi?? in fondo, che sarà mai una Liberazione... neanche questi americani avessero dato jukebox gratis a tutti!!'
voglio una faccia gommosa e inespressiva che dichiari subito: 'questa se ne sbate dei sani principi della repubblica. questa è superficialotta!' ... purtroppo, anche se ne trovassi una, non avrei i SOLDI per farmela incollare su questo specchio dell'intellettuale sinistrorsa che mi ritrovo. non mi resta che una cosa da fare.
vado a leggere il giornale.... EHI, datemi almeno una fottuta tazza di tè da tenere in mano!!

(foto di Ahahcisietecascati)

sabato 26 aprile 2008

silouette in scale di grigio


questa sera un ragazzo ha vomitato per terra. ve lo dicevo solo a titolo informativo. un'altra patatina?

molto consigliata 'paper planes' come canzone dell'estate. per maggiori informazioni sull'esecutrice (m.i.a., album m.i.a.-kala) vi consiglio il post su di lei del settembre 2007 di 2morrowland.blogspot  che ho trovato per caso. dice poche cose -ma specifiche- e ha un paio di link per saperne di più. quindi ci sta simpatico. cooooomunque per la cronaca il consiglio mi è stato consigliato dal mio bello, che di conseguenza ne sa di musica ed è per questo che -----------------(avvisiamo i lettori che la seguente parte è stata censurata perché di un romanticismo imbarazzante. proseguiremo in onde medie con le trasmissioni subito dopo la pubblicità. 
avresti voglia di leggere un libro ma non ti ricordi più da cosa si distinguono vocali e consonanti?
ti piacerebbe essere colto e fare citazioni letterarie ma non c'hai più tempo neanche per legarti i lacci alle scarpe?
vorresti essere intellettuale ma, per il motivo precedente, sei caduto talmente tante volte per terra che non ti ricordi mai neanche il tuo numero civico??
NON PREOCCUPARTI!
da oggi i libri te li RIASSUMIAMO NOI!
così tu ti diverti illudendoti di farti una cultura, e noi ci divertiamo come pazzi a inventarci un po' quel ..zzo che ci pare! 
ci scusiamo per il disagio).

frasi Senza Filtro di oggi:
1.ma lo sa che - senza la sua faccia - starebbe decisamente meglio?
2.non solo siete dei fottuti coglioni a lasciare che il vostro amico vomiti in mezzo al locale, ma adesso mi pagate una vodka liscia se volete che vi pulisca 'sta mmerda! e, barman! che sia d'annata!

questo post è più sconclusionato di un gioco di specchi... è così divertente! voi pensate davvero che ritroverete il filo del discorso? BUHA HA HA HA HA! poor fellows...

adoro aprile. almeno quanto adoro i film polacchi. la verità è che aprile mi rende elettrostatica. per questo non riesco a staccarmi da questo computer e continuo a scrivere stronzate. per questo alterno letizia a disperazione più o meno come i radiohead alternano rock puro ed elettronica... per questo la mia religione e la mia tradizione catto-sticazzi-lica cozzano continuamente fra loro facendomi vivere come se stessi nella macchina di uno che deve ancora imparare ad usare la frizione...per questo riesco a sognare cose inquietanti di notte e non riesco a sognare un futuro color arancio di giorno... E - dulcis in fundo - per questo spendo 40 jeuri in jeans e non ne spendo 10 di ricarica per chiamare ed iscrivermi ad un provino... per fortuna c'è gente come berlusconi che ci permette di farci sentire persone di valore...

stasera una cosa buona c'è stata. un cliente, un omino adorabilmente banale, mi ha guardato con il suo occhio strabico e mi ha sorriso.

(foto di melissa_sucks)

giovedì 24 aprile 2008

fragole a colazione


giornata di sole. mi sveglio e la mia coinquilina (con cui NON ho una relazione omosessuale) mi ha preparato un bicchiere di fragole e yogurt bianco. era bellizzimo. mi sono commossa. poi il tempo ha ricominciato a scorrere e la sigla di dawson's creek, 2a serie, ha smesso di girarmi in testa. il che è stato un peccato, dato che era una versione acustica umplagged di violoncello e chitarra... 

oggi mi sono accorta che girare per milano in bici è SENSAZIONALE! mi sono divertita così tanto ad andareallavoroinbicipoialpiccoloaprenotareibigliettipoiinmerceriapoiallibraccio che ad un certo punto ho visto un negozio dall'altra parte della strada, ho slegato la bici, ho attraversato la strada e l'ho riattaccata al palo di fronte! (no, non l'ho fatto davvero. si chiama sottile ironia, la stessa forma retorica di cui carica i suoi discorsi la russa, avete presente?)
comunque la bici è una figata!! 

ultima considerazione. voglio aprire un locale che si chiamerà Senza filtro. i camerieri potranno dire quello che vogliono ai loro clienti, dal fatto che una ragazza ha una bella scollatura al fatto che ad un cliente puzzano i capelli di zolfo... (mi è successo, vi giuro che mi è successo) così, quando un cliente tratterà male un mio dipendente, quello potrà dirgli con la massima schiettezza (ma sempre mantenendosi sul diplomatico - per carità, me racomando l'educasiòn!) "sa che lei è davvero poco accomodante? spero si renda conto che questo atteggiamento è ostile  e le fa puzzare l'alito!"... godo veramente con poco...

mercoledì 23 aprile 2008

mi mAAAAAnchi...


questo post è un appello. la mia vita sta prendendo una piega inquietantemente positiva: al lavoro le relazioni si sono stabilizzate, vago per la città finalmente assolata con due cuoricini negli occhi, a casa tutti bene... tutto dannatamente tranquillo. proprio il momento giusto per prendere finalmente in mano la mia vita e decidere di trovare il Mio Lavoro. sono tranquilla. sto bene. non è difficile mandare delle mail utili e non passare il tempo a scrivere sul mio blog fingendo che il lavoro di cameriera sia il lavoro della mia vita. respiro. digressione.

il mio bello (che ha una bellezza altamente british e leggermente segnata dalla lunga ricerca di una identità ottenuta duramente), Egli ha un blog. ma i fatti recenti (la morte della sua falena prediletta e un foruncolo) (sono caTTiva, sì, sono mOOlto cattiva) lo hanno reso slow-wroten. cosa che mi ha costretto ad aprirne uno mio (dato che era la mia personale pausa merenda quotidiana) e ha costretto l'umanità intera (o almeno quei pochi sensibili che si sentono in dovere di aggiornarsi sui cazzi miei) a visitare almeno una volta alla settimana -ah, la temuta volta alla settimana- il mio blog. mo' bbasta, perché sembro manzoni e la sua falsa modestia del cazzo. sono più che certa che i miei cazzi sono più interessanti dei cazzi di tante altre tecnocagnette che scrivono lettere sgrammaticate alle riviste cool che una volta era il cioè e adesso saranno 'Coyto interruptuM' o cose così (anche qesta frase era sgrammaticata, ma non c'entra, ok?). tuuuutto questo per dire che il mio beneamato quarto (non credo di poter dire che è la mia metà, anche se taluni lo sostengono, vd. m.t., n.d.r.) non scrive da troppo, troppo tempo sul blog. Sì, mi manchi aggiornamento-quotidiano-molto-molto-faticoso... mi manca tanto scrivere i miei commentini stupidini alle tue battute tabloidiane di alta qualità intellettuale (almeno, per me!). fine.

(foto di Stéphane Barbery)

martedì 22 aprile 2008

anche i barboni (a volte) sanno di borotalco


scrivo per redimermi. sì, la qualità delle mie pagine si è notevolmente abbassata. non è vero che tristezza e energie negative fanno bene alla creatività, specie se si identificano in una ventitreenne incazzata che si dondola in un angolo canticchiando motivetti russi e inneggiando contro il conservatorismo e l'incapacità comunicazionale delle persone al giorno d'oggi. la gente non ce la fa più, e va bene (sarà anche il titolo del mio prossimo saggio: un analisi antropologica delle deficienze comportamentali dell'essere umano in relazione ai suoi simili in luoghi comuni e di pubblica utilità come una stazione, un ascensore, una chiesa, uno scivolo per bambini e una scialuppa di salvataggio... il colpo di scena consisterà nello scoprire che la fonte di maggiore convivialità è fra gli occupanti della scialuppa di salvataggio, una volta superata la fastidiosa fase di scelta del compagno di viaggio che verrà immolato come aperitivo), dicevo, la gente non ce la fa più, ma anch'io sono la gente, o, nello specifico, anch'io non ce la faccio più. si è aperto uno squarcio nella mia interiorità, già profondamente segnata dalla perdita del mio pupazzo preferito, a quattro anni (vi giuro, vomitai e piansi tutta una notte, sino a che mio padre -"gn'i'a fazz'cchiù!!"- non ripercorse all'indietro il sentiero che avevamo fatto il giorno prima e lo trovò che si arrampicava su un albero urlando "sono il re del mondoooo!!"...o almeno così mi disse. perché non credergli?), uno squarcio che, oltre ad aver leso il mio, già altalenante, senso dell'umorismo, mi fa incazzare a morte (e intendo proprio a morte) con chiunque si metta sulla mia strada con un cipiglio anche solo sottilmente fastidioso. dio, com'è difficile diventare persone di valore...e quanto è sottile la linea che ci divide tutti dal fare fuori ad ombrellate il prossimo... io sublimo tutto in immagini splatter partorite ad oc dalla mia mente non poi così malata: ogni volta che qualcuno mi tratta male o anche semplicemente mi ignora (tipo, se al ristorante qualcuno non mi saluta o cose così) scatta la proiezione 'irene's pictures': io con un oggetto contundente che a seconda conficco, mando in mille pezzi, annodo, strofino, faccio passare da parte a parte, faccio inghiottire o mostro con aria minacciosa alla mia vittima predestinata...UHA UHA UHA!!! vi assicuro che, non solo dà delle soddisfazioni, ma provoca anche il riso per la trashitudine di alcune immagini (tipo una testa con una monetina conficcata nella fronte) e una leggera nausea per la truculenza di altre, che ti fa passare immediatamente la voglia di darti da fare con un crik e un po' di fantasia. fra l'altro, avrò fatto almeno sessanta, ecco appunto, sessantun correzioni da quando ho iniziato il post... la mia dislessia si sta rapidamente trasformando, da fonte di battute di dubbio gusto, in orrida realtà... dannati pensieri sovrapposti! ma perché la mente non, e sessantatré!, segue un sistema binario?? e dov'è il mio avvocato??

(foto di ja-lo)

lunedì 21 aprile 2008

faccia a terra

unghie sempre perfette e alla moda?! no. non solo non ho unghie sempre perfette e alla moda ma pare proprio che io e il tempo abbiamo una morbosa relazione per la quale dobbiamo andare di pari passo...che schifo. meravigliosa mattina di pioggia vera. mi alzo intontita come uno zombie morfinomane dopo sei-brevissime-ore-di-sonno. o forse cinque e mezza, non so. mi alzo e le successive tre ore sono un incoerente puzzle di pezzi sconnessi come un ritorno a letto, un viaggio praticamente dall'altra parte della città PER NIENTE, due biscotti e un sacco, un secchio, insomma, pioggia a manetta. queste sono le conseguenze di avere un uomo narcolettico, ma soprattutto, una particolare abilità nel complicarmi la vita. bene. è ora di andare a fare una doccia sino al locale. la vita è meravigliosa. per fortuna convivo con grace kelly.

un applauso ai bambini


minchia, un po' di autoironia. questo week end ho lavorato. diciamo che ho fuso. tutto quello che di brutto, cattivo, fastidioso, sporco e puzzolente era in me è uscito come stappando un tappo (logoro) che (perciò) andava stappato. è iniziata una... diciamo, non una nuova era, la fase in cui sei lì che ti hanno detto che ci si dovrebbe aspettare, da un momento all'altro dicono non dovrebbe mancare molto...be' dai intanto fumiamoci una sizza... comunque è fra poco che arriva 'sta nuova era che non se ne può più d'aspettarla 'sta nuova era! almeno credo. perchè non si può nuotare (e cito il saggio) in quella che non sembra acqua  trooooppo a lungo...vero? in questi momenti bisognerebbe fare come dice Bill Watterson: giocare. gli occhi dei bambini sono davvero giganti c'avete mai fatto caso? anche quelli che sembra che li abbiano piccoli, li hanno grossi rispetto alle facce adulte. perché la gente non ce la fa più... ho visto un uomo che c'aveva così tanta voglia di mettersi in mostra, che si nascondeva la faccia per attrarre l'attenzione. e ne ho visto un altro che c'aveva così voglia di sciogliere le donne con una frase che era contratto anche nei peli delle gambe. ho visto uno che aveva così fretta che per far passare il tempo più velocemente lo guardava passare con aria inquisitoria. ho visto una donna che aveva il coraggio di dare consigli con gli occhi pieni di paura. ma soprattutto ho visto sorrisi che erano smorfie e ho sentito buffetti che erano iatture... il mondo è strano. salvo gli occhi azzurri e i bambini. anche quelli antipatici.

(foto di Christine Labrasseur)

giovedì 17 aprile 2008

pensieri all'anice


sono talmente triste che mi sono arresa davanti ad una nuova frontiera dei miei umori: l'umore 'tiratemi fuori di qui'. che odore stantio. e che abbinamenti di colori poco condivisibili che ci sono qui. mi sento come quando ho scoperto che s.lucia non esisteva. non solo i miei erano dei fottuti bugiardelli, ma io c'ero cascata e la mia compagna di classe grassottella no! rewind: che schifo. ho tutti i micromuscoli attorno al naso contratti e respiro troppa poca aria alla volta. e qualcuno ha stretto eccessivamente la mia cravatta o ho un groppo in gola? odio gli ormoni. e odio anche certe forme di essere umano, che assomigliano alla mia coinquilina e fanno cose stupide come lei, come uscire due giorni dopo che ha subito un intervento. decisamente è il tipo di umano che sopporto meno. specie se sono tornata a casa e mi sono messa a spignattare proprio per farla mangiare a casa e questa chissà cos'ha fatto! specie se questo fa balenare chiarissima ai miei occhi la mia suscettibilità se si mette in discussione l'appetibilità della mia cucina!! (a bassissimo contenuto calorico,n.d.r.) specie se mi fa accorgere che cercare di gestire la vita degli altri mi riesce tutt'ora meglio che gestire la mia, nonché la vita grama del mio guardaroba, che ormai si è definitivamente arreso ad una luuunga permanenza nella cesta dei panni sporchi. il tutto condito dalla domanda: ti fa più male che si strapazzi (non il bucato, la coinqua) o che tutti i tuoi buoni consigli vengano beatamente ignorati come farebbe un figlio nella migliore tradizione rapporto-genitori-figli? come farò a far sì che i miei non si droghino se non riesco a far riposare un'amica?? sarò una pessima madre lo sento!! mettere al mondo dei figli a questo punto è inutile: la via della perdizione per loro è già segnata! a meno che non cerchi di convincerli ogni 2x3 a drogarsi o a fare altre cose orribili, come schiacciare le vecchine con la macchina o entrare a cielle, nel qual caso avrei la certezza di ottenere dei veri intellettuali agnostici di sinistra con uno spiccato odio per tutte le dipendenze, incluso il calcetto balilla...non so qual è la possibilità che mi spaventa di più...vi confesso che se cerco di immaginare intensamente la seconda mi sembra di vedere un film francese al rallenti...forse li preferisco tossicodipendenti ma con un senso dell'umorismo...


(foto di Judah Jack Donald Krug)

venerdì 11 aprile 2008

quel pomeriggio di un giorno di pioggia

ci sono giorni in cui il tempo sembra parlare proprio a te. giorni in cui il cielo ti guarda dritto negli occhi e ti dice: e mo nun te lasso sta finché nun te metti a chiagne!
ma io sono più forte. e anche la mia capacità di guardarmi le scarpe in modo compulsivo lo è.
ho appena lasciato la mia amica più antica distribuendo perle di saggezza neanche fossi socrate o wilde (a seconda di ciò che ritenete 'saggezza' naturlich). che bei momenti!
poi guardo l'orologio e guardo fuori dalla finestra e mi viene una di quelle voglie di avere la fedina penale di berlusconi e di esere condannata agli arresti domiciliari...
inoltre, qualcuno mi spieghi dove sono le mie mani e perché mi sono state trapiantate quelle di un cadavere con problemi di circolazione.
odio la pioggia.
e odio l'effetto che la pioggia fa al mio umore.
datemi un caminetto...

sempre quando tocca a me portare fuori il cane


serata di merda. pioggia. sentimentalismi sparsi. grande confusione mentale. e ora. giuro. la pianto. con 'sto. telegramma. ragazzi che casinò mentale! vedo tutte le lucine che ballonzolano alle macchinette invitandoti ad azzeccare la combinazione vincente: tre peperoni. ma perché no è tutto... semplice. sarò più chiara. quando ho fatto la prima lezione di teatro della mia vita mi sentivo come un mafioso che ha fatto la soffiata sbagliata alla persona sbagliata: avvolta nella corda prima di essere buttata a mare. poi ho incontrato un'altra maestra di teatro che mi guardava con stima dietro i suoi occhialoni anni sessanta! evvai! e io ero tanto felice e studiavo tutte le cartellette di dizione  e robe varie... MA arriva per tutti il fatidico giorno in cui dall'alto il tuo superego junghiano ti dice: "ma che sei sicuro che sta a fa' abastanza per 'sto teatro? nun te vedo crescé! nun zò perché!" e tu pensi: il mio superego è romano?? che figo!, e poi, dio, ma ha ragione! non sto facendo abbastanza, non sto facendo abbastanza!!! AURGH! dovrei fare di più! ma perché non c'ho cazzi? forse non è quello che voglio davvero! se lo fosse anche sbattermi sarebbe un piacere perché sarebbe sbattersi per qualcosa che amo! ma allora... (dubbio amletico da 600.000 dollari) cos'è che amo veramente? qual è il lavoro che devo fare? se non quest'intricato mondo al limite fra la disoccupazione, i precariato e la ricchezza sfacciata, cosa cazzissimo devo fare?... non è che in realtà tutti questi ostacoli sono buddhisticissime Occasioni d'Oro per crescere che io sto accuratamente evitando? perché le evito? e perché blablablabla-blabla...
maronnina, che angoscia!
in questi momento mi viene voglia di infilare la testa nel water e tirare l'acqua (sì, lo ammetto, non riesco ad immaginar modo più poetico per perdere la vita... come un povero stronzo).
ma per fortuna, quando non ce la fai più scatto:la Lacrimazione!! con la Lacrimazione potrete avere,gratis, gli occhioni da cerbiatta di audrey hepburn, con effetto arrossamento post canna, le gote rbizze da alcolizzato e il trucco sfatto da Titanic, ultimi momenti! e in più, in regalo solo per le prime 50 telefonate, il moccio-al-naso! che si può usare come collante anch per gli pneumatici consumati!!
scusate, vado a recuperare senno e sonno...
(foto di junku-newcleus)

giovedì 10 aprile 2008

due pagine prima di dormire


basta poco per andare a letto sorridenti. inoltre credo che la parola fellone sia una delle più poetiche e ridicole al tempo stesso che popolano la lingua italiana.

oggi un povero c..l.one mentecatto è sfrecciato vicino al marciapiede dove io stavo pacificamente aspettando il Verde (buon vecchio Verde...quante giornate passate insieme a cercare di emulare la sospensione di un movimento interrotto dalla stasi sintetica che vuole rendere l'universale nell'eternità...) dicevo, è sfrecciato come una furia del cazzo annegandomi con una fottuta pozzanghera profondissima che stava lì davanti! ma dico! ma dico!! ma dico!!! e ! le persone sono piene di un fottuto veleno del cazzo!
no dai, turpiloquio a parte, queste cose risvegliano in me quell'istinto primigenio che solo i nostri avi conoscevano, quello che ha generato i vari occhio per occhio, molare per incisivo, ratti delle sabine, caino e abele e vari altri esempi di violenza gratuita (o quasi... be', sabine, anche voi, andare in giro con quelle minituniche e quei coturni a spillo!!) che popolano la storia dell'umanità. l'avessi avuto fra le mani, prima di tutto gli avrei fatto bere per intero l'acqua della suddetta fottuta!... volevo dire... pozzanghera. in secondo luogo gli avrei fatto sperimentare il brivido dell'acceleratore incollato col vinavil al tappetino. e poi vediamo quanta voglia hai...
ma no, suvvia, un po' di integrità. bere la poccia sarebbe bastato.
lo stesso effetto di bile all'imboccatura dello stomaco mi viene per i racconti che mi vengono fatti di casi di sottomissione senza colpo ferire. ma perché, dico, perché (lo ammetto, provo un insano piacere nelle ridondanze) nel 2008 ci sono ancora ragazze che accettano che i loro belli, seppur in buona fede, diano loro la sana possibilità d'incazzarsi a morte e non la colgano, ma invece incassino bellamente?? perché ancor oggi, dopo le suffraggette, l'istituzione dell'8 marzo, le battaglie del '68 e la parificazione della legge di famiglia del '75, ci sono ancora fanciulle preoccupate di sbattere la porta, il telefono, o qualsiasi altro elemento archittettonico-elettrodomestico in faccia ai loro ciccini. 
e NON sono femminista, giuro!! tutti, pisellini o patatine che abbiano, hanno il sacrosanto diritto di fare quello che sentono onestamente (nei limiti del diritto penale, oVViaMENTE!). sta a chi sta accanto a queste persone non tarparsi la bocca o tapparsi le ali (o era il contrario? mah...) e esprimere di rimando il proprio, altrettanto onesto, sconcerto. lo dico col cuore in mano. e seriamente, per una volta.
(e che sia l'unica!, grida il pubblico, sconcertato di aver veramente pagato il biglietto per una satira e ritrovarsi in sala con un imbonitore da canale satellitare made in u.s.a.!)

come diceva il saggio, meglio soli con un buon libro, un buon calice di rosso e una buona vasca schiumosa, che male accompagnati...

martedì 8 aprile 2008

i vecchi sono cattivi?, ovvero, arance e una bottiglia di vino


pochissimo tempo! pochissimo tempoooooo!
questo post è solo per far sapere a tutti i gentili ascoltatori che sono viva e che non devono preoccuparsi.
e per far sapere a tutti coloro che non mi ascoltano affatto che non li considero affatto.
la settimana scorsa a cesena ho incontrati due vecchi inquietanti. una sull'autobus. ho fatto l'errore di chiederle a che fermata dovevo scendere per andare alla barriera e lei mi ha detto una lista  di informazioni che forse avevano senso, ma non nei paramentri della dialogica universale e che SICURAMENTE non rispondevano alla mia domanda. inoltre mi ha stupita come riuscisse a parlare alla stessa velocità delle voci alla fine delle pubblicità delle medicine: appassionante!
dopodiché, visto che una signora gentile, ancorché un po' grottesca, mi ha consolata dicendo che lì si parla proprio così, la vecchia si è messa ad argomentare la sua parlantina con frasi sconclusionate tipo "perché a napoli non lavorano e vengono tutti al nord e vivono a casa della mamma fino a trent'anni!" informazioni non del tutto prive di verità, ma come diavolo ci sei arrivata, vecchiaccia arrabbiata?quando vedo persone che covano così tanta rabbia non mi stupisco più di nulla. Hitler? aveva una nonna arrabbiata con quelli bassi e morettini, non c'è dubbio. dopo tanta ostilità (che mi spaventa, non posso farci niente, a me spaventa) scendo dall'autobus, e chiedo un'informazione ad un signore gentile, che stava lì col suo parente ottuagenario. il quale ha deciso che il modo migliore per spiegarmi la strada era limonarmi e così ha cominciato ad avvicinarsi con aria minacciosa e conturbante al tempo stesso con quell'allegra andatura da zombie zoppo che non può lasciare alcuna donna indifferente! infatti, dopo queste due esperienze alle 9 del mattino con 4 ore di sonno addosso giuro che stavo per scoppiare in lacrime.
però ho raggiunto delle (?) interessanti conclusioni sociologiche: dopo una certa età si crede che il numero di anni sia direttamente proporzionato al numero di stronzate che possiamo dire, tant la mote è vicina! inoltre che sia inversamente proporzionale all'educazione che dobbiamo tenere, quindi non stupitevi se vedete una vecchia fare lo sgambetto col bastone ad un truzzetto per raggiungere l'ultima bottiglia di jack daniels scontato rimasta sullo scaffale all'ipercoop. o se vedete un vecchino guardare in modo sudicio il fondoschiena di una tecnocagnetta in metro, tentando di strusciarla col pirillo stantio non appena l'affolamento del mezzo si fa più denso: fa parte della natura umana! se non altro però ieri al supermercato una signora sopra i sessanta mi ha ringraziato tre volte perché l'ho fatta passare avanti alle casse. piccoli momenti di orgasmo intellettual-comportamentale in un mondo con poche speranze... 

(foto di ida pearle)

giovedì 3 aprile 2008

sorrisi di circostanza


ziocantante, mi si è cancellato l'inizio - che era di un umorismo conturbante-!! dove, DOVE ritroverò l'ispirazione per rendere la giusta materia ai miei pensieri già tanto obnubilati da un giudizio di sé giàttanto severo???
dicevo: odi il tuo lavoro attuale ma non sai come trovarne un altro altrettanto elastico e altrettanto precario e part-time, dove puoi comunicare quando vuoi metterti di turno solo il venerdì precedente? non cercare consolazione in ipocriti buonismi e inutili posizioni ottimiste: fatti prendere da un sano attacco di panico!
con un attacco di panico la realtà, di solito così brutalmente lucida e noiosament a tre dimensioni, si trasformerà in un baldanzoso e roboante balletto futurista le cui figure psichedeliche vi daranno il voltastomaco necessario a dimenticare quello provocato dal vostro stesso lavoro!! ;D

e ho detto tutto...

peperoncini nel culo


è la notte prima di una data importante e non riuscite a spegnere il vostro cazzo di computer e a prender sonno? non temete, c'è irene nelle vostre stesse condizioni, non siete soli! in realtà sono giornate, a parte i peperoncini, di relativa pace interiore, il mio frizzante sarcasmo in fase di sviluppo non darà magari il meglio di sé...ma c'avevo voglia de fà quattro chiacchiere in compagnia e de buttà ggiù due o tre peti per far sapere al mondo che ci sono ancora, borbottante più che mai!
fra l'altro mi piace perché esordisco sempre con un 'voi, amici ascoltatori' da presentatore della rai anni '50 (e sappiamo tutti a chi mi riferisco) (visto?! l'ho fatto di nuovo!) (visto?!!) (visto?!!!) (v...mo' bbbasta però!) Riflettevo. ma chi mi legge? a volte una persona. a volte nessuno. ma a chi mi riferisco?? è il mio tracotante esibizionismo che parla? (e non parlo di trench aperti nelle occasioni sociali meno adatte) o lo fanno tutti. e se sì, la tracotanza è un male endemico o un'impronta genetica che già il primo uomo esemplificava? e, se è la seconda, si potevano osservare in episodi in cui il primo uomo agitava la sua clava ad un pubblico di soli faggi e gazzelle, come parlando ad una vasta platea, pronunciando frasi disarticolate? in questo caso, Giurato sa di essere il primo uomo? e i suoi telespettatori sanno di essere dei faggi? ...tutte queste domande a catena mi fanno sentire il bisogno di una boccata d'aria. è una vera fortuna che domani andrò in emilia, visto che sto a milano e qui la parola 'boccata' crea con la parola 'aria' una curiosa dissonanza che ti fa sembrare che qualcuno abbia detto "che c'è di male se io affido il mio voto a ferrara?" (ma i blog sono sottoposti alla par condicio??)

un'ultima nota. odio le persone che fanno le simpatiche. tu stai lavorando, stai facendo del tuo meglio per fare il tuo lavoro - dannazione - bene (sempre situazione da locale di successo nell'ora di punta), sei di corsa con delle persone grottescamente sorridenti in avvicinamento, tutti i tavoli liberi (uno) pieni di frattaglie da sparecchiare, un bicchiere rotto pericolosamente poggiato a terra all'insù proprio dove, fra una manciata di secondi, una cliente dalle suole esigue metterà il suo fottuto piede e ad un tavolo un cliente che-si-crede-simpatico osserva - spritosone!- "bello quando a pranzo ti danno il pane!" . ah. ah. stai cercando di dire che vuoi il fottuto pane? o è un'osservazione di colore filosofico-comportamental-psicologico che risulta involontariamente critica verso la simpaticamente giovane cameriera con due vassoi in entrambe le mani che ti piace chiamare simpaticamente informalmente per nome??
perchè? perché ti senti in dovere di 'fare il simpatico' (sembro di parte, ma è un habitué, come si dice nei locali con le decuple forchette, e vi assicuro che è SEMPRE così.)

anche per oggi vi ho (ARIDAJE! nun te legge nessuno o o!) intrattenuti a sufficienza con le mie energie negative solitamente ben represse e incelofanate a dovere. vi amo tutti e grazie per questo Oscar...etc. etc.

(cerca la foto su flickr come orangeacid)