martedì 22 aprile 2008

anche i barboni (a volte) sanno di borotalco


scrivo per redimermi. sì, la qualità delle mie pagine si è notevolmente abbassata. non è vero che tristezza e energie negative fanno bene alla creatività, specie se si identificano in una ventitreenne incazzata che si dondola in un angolo canticchiando motivetti russi e inneggiando contro il conservatorismo e l'incapacità comunicazionale delle persone al giorno d'oggi. la gente non ce la fa più, e va bene (sarà anche il titolo del mio prossimo saggio: un analisi antropologica delle deficienze comportamentali dell'essere umano in relazione ai suoi simili in luoghi comuni e di pubblica utilità come una stazione, un ascensore, una chiesa, uno scivolo per bambini e una scialuppa di salvataggio... il colpo di scena consisterà nello scoprire che la fonte di maggiore convivialità è fra gli occupanti della scialuppa di salvataggio, una volta superata la fastidiosa fase di scelta del compagno di viaggio che verrà immolato come aperitivo), dicevo, la gente non ce la fa più, ma anch'io sono la gente, o, nello specifico, anch'io non ce la faccio più. si è aperto uno squarcio nella mia interiorità, già profondamente segnata dalla perdita del mio pupazzo preferito, a quattro anni (vi giuro, vomitai e piansi tutta una notte, sino a che mio padre -"gn'i'a fazz'cchiù!!"- non ripercorse all'indietro il sentiero che avevamo fatto il giorno prima e lo trovò che si arrampicava su un albero urlando "sono il re del mondoooo!!"...o almeno così mi disse. perché non credergli?), uno squarcio che, oltre ad aver leso il mio, già altalenante, senso dell'umorismo, mi fa incazzare a morte (e intendo proprio a morte) con chiunque si metta sulla mia strada con un cipiglio anche solo sottilmente fastidioso. dio, com'è difficile diventare persone di valore...e quanto è sottile la linea che ci divide tutti dal fare fuori ad ombrellate il prossimo... io sublimo tutto in immagini splatter partorite ad oc dalla mia mente non poi così malata: ogni volta che qualcuno mi tratta male o anche semplicemente mi ignora (tipo, se al ristorante qualcuno non mi saluta o cose così) scatta la proiezione 'irene's pictures': io con un oggetto contundente che a seconda conficco, mando in mille pezzi, annodo, strofino, faccio passare da parte a parte, faccio inghiottire o mostro con aria minacciosa alla mia vittima predestinata...UHA UHA UHA!!! vi assicuro che, non solo dà delle soddisfazioni, ma provoca anche il riso per la trashitudine di alcune immagini (tipo una testa con una monetina conficcata nella fronte) e una leggera nausea per la truculenza di altre, che ti fa passare immediatamente la voglia di darti da fare con un crik e un po' di fantasia. fra l'altro, avrò fatto almeno sessanta, ecco appunto, sessantun correzioni da quando ho iniziato il post... la mia dislessia si sta rapidamente trasformando, da fonte di battute di dubbio gusto, in orrida realtà... dannati pensieri sovrapposti! ma perché la mente non, e sessantatré!, segue un sistema binario?? e dov'è il mio avvocato??

(foto di ja-lo)

3 commenti:

Mattia Todisco ha detto...

Ah però, non pensavo avessi visto Titanic così in anteprima! A quattro anni, addirittura!

O magari l'hai visto assieme a tutti gli altri e non so che frequenti le superiori?

Ste giovani d'oggi, non si capisce mai se hanno già l'età per votare al senato oppure per essere elette...

Todd

Stefano ha detto...

:)

irene ha detto...

se non fosse noto ai più: è stato james cameron a plagiare la frase del mio pupazzo... non il contrario!...