lunedì 21 aprile 2008

un applauso ai bambini


minchia, un po' di autoironia. questo week end ho lavorato. diciamo che ho fuso. tutto quello che di brutto, cattivo, fastidioso, sporco e puzzolente era in me è uscito come stappando un tappo (logoro) che (perciò) andava stappato. è iniziata una... diciamo, non una nuova era, la fase in cui sei lì che ti hanno detto che ci si dovrebbe aspettare, da un momento all'altro dicono non dovrebbe mancare molto...be' dai intanto fumiamoci una sizza... comunque è fra poco che arriva 'sta nuova era che non se ne può più d'aspettarla 'sta nuova era! almeno credo. perchè non si può nuotare (e cito il saggio) in quella che non sembra acqua  trooooppo a lungo...vero? in questi momenti bisognerebbe fare come dice Bill Watterson: giocare. gli occhi dei bambini sono davvero giganti c'avete mai fatto caso? anche quelli che sembra che li abbiano piccoli, li hanno grossi rispetto alle facce adulte. perché la gente non ce la fa più... ho visto un uomo che c'aveva così tanta voglia di mettersi in mostra, che si nascondeva la faccia per attrarre l'attenzione. e ne ho visto un altro che c'aveva così voglia di sciogliere le donne con una frase che era contratto anche nei peli delle gambe. ho visto uno che aveva così fretta che per far passare il tempo più velocemente lo guardava passare con aria inquisitoria. ho visto una donna che aveva il coraggio di dare consigli con gli occhi pieni di paura. ma soprattutto ho visto sorrisi che erano smorfie e ho sentito buffetti che erano iatture... il mondo è strano. salvo gli occhi azzurri e i bambini. anche quelli antipatici.

(foto di Christine Labrasseur)

2 commenti:

biz ha detto...

mi spaventano gli altri..non c'è volta che salga in metropolitana senza che mi sorga la sensazione di aver scorto solo la punta dell'iceberg...di non aver assolutamente capito che genere di "cosa" sia l'umanità...e mi spavento perché..questa cosa riesce veramente a sfuggire da qualsiasi schema, da qualsiasi prefigurazione edulcorata che io mi sia mai fatta.
allora l'altro giorno, per esorcizzare un minimo questa sorta di paura del prossimo, ho cominciato a passare in rassegna tutte le persone che erano sedute nel mio stesso vagone della metropolitana, cercando di trovare in ognuna una caratteristica interessante, o dolce, o semplicemente buffa..
ci sono riuscita..è stato divertente..per un po' mi sono sentita parte di quest'assurdità che è la vita sulla terra...o meglio , la vita a milano.
certo....di fronte all'automatismo di alcune presenze inquietanti che popolano i miei incubi, come la nostra padrona di casa, ....la speranza che ci sia un po' di umanità nell'umanità ...vacilla con prepotenza..ma su "persone" del genere è meglio sorvolare...sono talmente schiave dei loro soldi e dei loro beni materiali che non si rendono nemmeno conto di quanto siano ridicole le loro facce...
bah...

irene ha detto...

questi sono i commenti che mi fanno bene..