venerdì 28 marzo 2008

piaceri imprescindibili e debite conseguenze, ovvero, dei punti neri


ci sono momenti della vita pieni di debolezza in cui diventare un luogo comune sembra inevitabile. la donna con la tavoletta di cioccolato scartata in mano è uno di questi. in questi giorni ricalco perfettamente questo common way: torno a casa a orari sconclusionati ancora non cenata e in preda a visioni mistiche in cui la madonna mi si presenta nella veste di un pasticcio di lasagne che intona i dire straits mentre in un cantuccio un cantuccio un cantuccio un cantuccio (scusate, dicevo) mentre in un angolo un cantuccio mi osserva, giudicandomi. sciabatto sconsolata cercando una colonna sonora alle mie cene solitarie (sciabatto è una forma poetica, dato che non uso le ciabatte)(poetica?) e inesorabilmente ricado su un gezz molto intellettualedisinistra, che però mi fa sempre tanto film di woody allen o, a scelta, allegro natale in famiglia. per finire con un fruttuoso scambio di idee commerciali a letto con la mia coinquilina

da oggi alla lidl
falcia erba con raccoglierba incorporato
a soli 16 euroenovantanovecentesimi!!
e ti rimette l'erba esattamente dove l'ha tagliata!!
tuuu-duuu-du-du-duuu...

(non trovate che in-corporato sia una parola meravigliosa? mi rimanda a un futuro di lande desolate e uomini bicefali...)

fra l'altro, come ella stessa mi suggerisce, l'abbrutimento ci ha da tempo ormai distolte dal cambiare le lenzuola e fondamentalmente dormiamo con i nostri alter ego.
la cosa preoccupante è che il mio alter ego, non solo ha pigiama più carino del mio, ma ha anche la pelle più levigata! credo sia il caso di andare a ridurre le samsonite che ho attualmente sotto agli occhi in piccole pochettes da serata elegante...

consiglio viva(ce)mente 'l'eleganza del riccio' di mariel burbery. è un buon motivo per preferire un 93 deserto ad un passaggio in macchina...

  

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