giovedì 26 giugno 2008

unire il dilettevole al dilettevole


minchia oh. perfortuna che sono appena tornata da tre giorni di intensa elevazione interiore. se fossi appena tornata dagli europei cosa mi sarebbe successo? come minimo adesso la mia testa avrebbe la forma di un guanto di buffon. o di una calza di pirlo! ma -grazie a Budda!- c'è sempre il mio fido blog dove posso sfogare le mie energie negative a discapito di tutti coloro che hanno deciso di mettersi con me negli ultimi sette mesi... e allora è inevitabile che scriva due righe che vogliono essere dichiaratamente strazianti per tutti gli animi teneri... UHAHAHAHAHAHA! grazie.

in questi momenti di paura vera e di onesta indecisione, di fronte a tanti sforzi -stupefacenti- fatti da entrambe le parti di mandare tutto a passeggiatrici, mentre mi lavavo le mutande prima di andare a letto, mi sono venuti in mente alcuni fotogrammi che vorrei consegnare ai posteri:le mani piene di grasso. e i tempi in cui ero Parigi. e la hall dell'aereoporto prima di partire per parigi dove al telefono mi hai letto Omaggio di m.t. 
e l'omaggio di m.t. 
e le giornate creando edgar.
E Genova.

io credo che ogni giorno possa essere un po' genova, dovunque e con chiunque stiamo, è uno stato interiore che possiamo portarci in giro come una borsetta o un paio di mutande (che sono anche più vicine all'interiorità di ciascuno di noi.)

anche perché love is the answer.

Con tutto il mio sarcasmo dei tempi duri,
dal fronte di guerra,
irene

(foto di malovoleteveram entesapere?? vabbuò: benjamin harrison)

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