mercoledì 20 luglio 2011

modi dolorosi di uccidere, ovvero, esercizio di stile (qui non vogliamo fare male a nessuno)(proprio a nessuno)(no no)

voglio ucciderti. prenderti a sprangate. farti la festa. farti fuori. farti saltare la testa. ammazzarti. farti un bel cappotto di legno su misura. farti sparire. e poi voglio nutrirmi delle tue viscere e fare candele con le tue ossa. ogni giorno darò da mangiare le tue ceneri ai miei pesci. farò sigarette con le tue promesse e le fumerò sera dopo sera davanti al ritratto del tuo ghigno fedifrago. farò del tuo sangue marmellata per la prima colazione di capodanno e dei tuoi occhi mangime per gli uccelli all'equinozio. davanti alla tua tomba ti celebrerò di notte con i canti degli spari e la melodia delle coltellate davanti ad un falò fatto con i tuoi vestiti le tue lacrime le tue scuse il tuo pentimento (modesto) la tua codardia la tua anima. e ancora, le frattaglie migliori le conserverò per i posteri. banchetterò con il tuo cervello e il tuo cuore insieme ai miei figli. e ai figli dei miei figli lascerò braccialetti, fatti con i tuoi capelli, e orecchini, fatti con le tue unghie, come testamento della mia rabbia.

dopodiché possiamo ritornare amiconi se vuoi. a casa tutti bene - trallà...

misoipocritismi.


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