domenica 10 agosto 2008

autoerotismo femminile: lesson one


Breve introduzione: ci sono alcune persone per cui questo post potrebbe essere destabilizzante. per questo abbiamo pensato di darvi una valida alternativa: se NON volete leggere questo post potete andare qui.
(chi ha già le orecchie paonazze sa cosa fare)

ci sono donne (vd. sottoscritta, n.d.r.) per le quali la masturbazione femminile è sempre stata un mistero. sottolineo femminile perché è CHIARO che non ci sono donne per cui sia un mistero quella maschile!
ma a queste donne oggi viene data una grande occasione: un paio di sani suggerimenti per imparare divertendosi e non dipendere più da quei gonzi che chiamiamo volgarmente 'MACCHINE DEL SESSO' (o, simpaticamente, 'scopamici').
le donne, si sa, sono delle gran romanticone (in linea di massima): per questo farlo da sole può risultare difficile, specie se non si ha un bambolotto adulto gonfiabile in scala 1:1! per questo per iniziare consigliamo (io e il mio karma) di provare sotto la doccia: la presenza di un leggero flusso d'acqua, possibilmente tiepida, può dare la piacevole sensazione di una carezza continua su tutto il corpo; l'ambiente angust...cioè...intimo, aiuta inoltre a sentirsi più a proprio agio trovandosi da sole con se stesse, specie se è la prima volta; il rumore dell'acqua, inoltre, attutisce eventuali gemiti, rantolii, gorgheggi e quant'altro (attenzione: li attutisce!! un conto è una doccia, un conto sono 5 pareti insonorizzate!!). questo metodo è sconsigliato - almeno dalla seconda volta in poi - da chi ha un orgasmo mensile (dicesi di orgasmo che arriva, se arriva, dopo 30 min, 1 ora dall'inizio della stimolazione), per evitare di costringere la propria città-barra-paesino-barra-frazione del sud italia alla siccità.
per le più disinvolte si può passare direttamente al giaciglio personale (specifichiamo: personale)(!) consigliata della musica (soprattutto se i vostri vicini di casa sono cultori del liscio e lo sparano a palla e a cazzo nei frangenti più imprevedibili di una giornata). certo, ingaggiare una sfida di volumi fra il vostro stereo e quello dei vicini potrebbe portare a conseguenze spiacevoli, nonché allontanarvi dal vostro obiettivo primo INDIPERCUI un bel paio di cuffie tagliano la testa al toro e, come si suol dire, buonanotte suonatori!
sorge sua sponte la domanda: ma che musica? Gigi d'Alessio NO.
piuttosto consiglio la sequenza di brani 5-6-7 dall'album 'In Rainbows' dei radiohead (thom yorke santo subito!), ovvero, (5)
All I Need (6) Faust Arp e (7) Reckoner: creano infatti la perfetta sequenza di: introduzione; climax-momento di spannung; scioglimento; e riposo.
a presto con cosechenonc'entranouncazzo per il sollievo dei più.

come avrete notato ho fatto una piccola modifica al blog: sono aperta a opinioni e consigli, ma solo se non volgari e con tutte le parole della frase staccate. icredevirra.

4 commenti:

Mattia Todisco ha detto...

Ma e' il mio ultimo post sulla vita negli ostelli che ti ha fatto questo effetto?

Non avevo mai pensato ai Radiohead in questa chiave, interessante...

irene ha detto...

ciao!!! comunque sì, gli ostelli spagnoli sono davvero stimolanti! neanche quelli turchi reggono il confronto! come si sta laggiù?

Mattia Todisco ha detto...

Per una risposta piu' completa alla tua domanda ti rimando a:

emmetti.blogspot.com, il blog che si vede solo sul tuo schermo.

(Cosi' sei costretta ad andare dagli amici per capire se e' vero, poi scopri che e' falso pero' intanto si sparge la voce...)

lafrancesca ha detto...

dov'è finito il video sull'oltraggio al corpo femminile nella pubbilicità dagli anni sessanta ad oggi?sento la sua mancanza. ho votato al sondaggio...suspance!più che con il signor brando!