mercoledì 6 agosto 2008

studio per musa orfana

riflessioni sparse:
primo giorno ventilato. gli uccellini cantano. giro per casa stupita di non produrre tossine liquide costantemente. mi siedo al computer. traduco. vivo momenti paradimensionali in cui io canto e gli uccellini girano per casa senza produrre tossine liquide.
l'inglese è una lingua piena di insidie...
ad esempio: traduci quattro pagine e poi ti accorgi che la sola elisione di una parola insignificante come 'indeed' può portare al fraintendimento di intere catene concausali di concetti ...e in seguito alla mortE!
il fatto è che c'è troppo caldo per fare delle pause sane in cui esco di casa e mi tuffo di testa in un campo pieno di papaveri, cogliendo l'occasione per ottenere un ottimo colorito... perciò, quando mi stacco dal computer, mi attacco alla televisione e viceversa. da qui conseguenze inquietanti come tensione elettrostatica pari a quella di una bic strofinata su una manica di lana, percezione di sé come una manica di lana (ma nella stagione sbagliata), idee malate quali: 'farò una pausa da questo dannato computer! ...fammi guardare una attimo la posta elettronica!', produzione incipiente di pensieri filosofico-religiosi come: "se sono chiusa in casa a lavorare, come posso ampliare le mie prospettive e trovare la felicità? se la mia serenità interiore sta nella conoscenza madrelinguistica dell'inglese - che all'attivo è un'ipotesi lontana ("all'attivo??""mi piaceva.") - e la mia serenità interiore ne viene inficiata, la fuga mentale e l'immaginazione fertile vanno giustificate, assecondate o castrate? la castrazione è un concetto cattolico o solo una pratica veterinaria? e chi ha preso le mie mentine per l'alito???"
scusate il flusso di coscienza. MACCHé SCUSATE! potete smettere di leggere in qualunque mo------------------------------------------------------
il fatto è che non è flusso di coscienza. è una cosa più bassa. è una valida scusa per non tornare a fare il mio duro duuuuro lavoro. almeno però il computer non può vomitare in mezzo al tavolo. e neanche mia madre (una delle poche forme di vita con cui ho relazioni negli ultimi giorni: lei, la mia amica irene e un bicchiere)(un'ALTRA irene). rileggevo ieri alcuni vecchi post e ho riso. l'essermi fatta ridere mi ha prima commosso; poi mi sono resa conto di tutte le mie fortune presenti. questi, questi!!!!, sono i momenti in cui andrebbero presi in mano i saggi basici del sapere universale e andrebbero innalzate le proprie giornate leggendo Aristotele, Nichiren, Confucio, . . . la mia vicina prefica mi ha distratto con uno dei suoi rimproveri mistici lanciati a suo figlio... Geeesù! (come direbbe Woody Allen)
vado a lavarmi i denti e a fare il mio dovere. hasta luego! o era fuego....?....

Nessun commento: