la verità è che ieri sera avevo delle prove che sono andate veramente 'come kiwi stantio ingerito da renna cieca' (leggi: in merda), il mio umore si è appesantito tutto d'un tratto e il mio desiderio di lavorare in banca si è risvegliato improvvisamente. chiamo i miei per avere un valido consiglio oggettivo da due Persone Tutte D'Un Pezzo - vi zuro, ero convinta che mia madre come minimo mi avrebbe accompagnato a torino per telefono - vi zuro vi zuro! - e dall'altro capo del telefono mi ritrovo a comunicare con un coro di miagolii imploranti di rivedermi a casa entro l'ora del tè ("torna, torna! noi ti volliamo ivi con noi!"): ma dov'è finita la sana famiglia patriarcale dei principi stacanovisti quali lavoro-fatica/fatica-vittoria? e soprattutto, perché mi sento un disertore ottocentesco? e più sopra ancora, che cazzo mi ammorbo da sola con quesiti ridicoli e cerebrali quando so benissimo che
LOVE IS THE ANSWER
vado a rollarmi un cannone e a mettere i miei panta a zampa fiorati. peace guys...
1 commento:
Colonna sonora perfetta; mi capita di sentirla spesso nel mio lettore.
Riesce a rimettermi in sesto sempre...anche quando dovrei applicare il doppio binomio lavoro-fatica/fatica-vittoria.
Che poi non sempre la fatica sia premiata dalla vittoria; è un altro discorso.
Ma comunque, prima o poi:
"Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun"
R
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