sabato 22 novembre 2008

quello io potrei essere buona

Ciao bambini... vi scrive un'irene crivellata dai sensi di guilty!! oggi avevo un concorso di teatro a torino. avrei potuto zittire il mio malumore e reagire coraggiosamente, puntando ancora una volta sui miei doveri/diritti di donna determinata a farsi strada in un mondo duro con cuor leggero e passo deciso, scudo e spadone intarsiato alla mano... e invece sono in pigiama, capelli unticci e alitosi incipiente sul mio letto milanese a chiedermi perché. ZIO PINOLOOOOOOOOO!!!
la verità è che ieri sera avevo delle prove che sono andate veramente 'come kiwi stantio ingerito da renna cieca' (leggi: in merda), il mio umore si è appesantito tutto d'un tratto e il mio desiderio di lavorare in banca si è risvegliato improvvisamente. chiamo i miei per avere un valido consiglio oggettivo da due Persone Tutte D'Un Pezzo - vi zuro, ero convinta che mia madre come minimo mi avrebbe accompagnato a torino per telefono - vi zuro vi zuro! - e dall'altro capo del telefono mi ritrovo a comunicare con un coro di miagolii imploranti di rivedermi a casa entro l'ora del tè ("torna, torna! noi ti volliamo ivi con noi!"): ma dov'è finita la sana famiglia patriarcale dei principi stacanovisti quali lavoro-fatica/fatica-vittoria? e soprattutto, perché mi sento un disertore ottocentesco? e più sopra ancora, che cazzo mi ammorbo da sola con quesiti ridicoli e cerebrali quando so benissimo che 

LOVE IS THE ANSWER

vado a rollarmi un cannone e a mettere i miei panta a zampa fiorati. peace guys...



1 commento:

Check ha detto...

Colonna sonora perfetta; mi capita di sentirla spesso nel mio lettore.
Riesce a rimettermi in sesto sempre...anche quando dovrei applicare il doppio binomio lavoro-fatica/fatica-vittoria.

Che poi non sempre la fatica sia premiata dalla vittoria; è un altro discorso.

Ma comunque, prima o poi:

"Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun"

R